Quando i software iniziano a parlarsi
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Integrare vale più che cambiare software
Abbiamo già parlato di quando Excel inizia a stare stretto, soprattutto se i dati non sono aggiornati, condivisi o accessibili in modo sicuro e semplice.
Ma Excel non è l’unico a rischiare di diventare un collo di bottiglia: anche avere tanti software che non si parlano tra loro non aiuta.
Dotarsi di più strumenti non è sempre la svolta, se questi restano isolati.
Il rischio?
- dati duplicati,
- importazioni manuali,
- errori dovuti a informazioni non aggiornate,
Basta una semplice svista per compromettere ore di lavoro.
La soluzione, spesso, non è l’ennesimo nuovo software. A volte è semplicemente una buona integrazione tra quelli esistenti. È qui che entrano in gioco le API.
Un ecosistema software che lavora per te
Cosa vuol dire API in parole semplici
Un ponte tra sistemi diversi
I vantaggi di una buona API
Potenti funzionalità di base
Dove sta la complessità
Potenti, ma non sempre semplici
Un esempio concreto
Dalla banca al gestionale
- lettura ed elaborazione dei movimenti giornalieri,
- gestione dei pagamenti,
- contabilizzazione automatica sul gestionale.
Quando ha senso pensare a un’integrazione?
Dal copia-incolla all’automazione
- i dati clienti sono sparsi tra CRM, gestionale e tool di assistenza,
- i report vanno ricostruiti manualmente ogni volta,
- i collaboratori copiano e incollano informazioni tra sistemi.
- le informazioni fluiscono automaticamente tra i sistemi,
- si evitano duplicazioni e incongruenze,
- il team lavora su dati sempre aggiornati,
- gli errori diminuiscono e l’efficienza operativa cresce.
Integrare non significa stravolgere
La tecnologia giusta lavora in sottofondo
Un supporto su misura
Techseed al tuo fianco